Domande e risposte corsi-lavoro
All’interno di questa pagina potete trovare delle spiegazioni, risposte o semplici delucidazioni dedicate alla formazione professionale con la finalità di accedere al mondo del lavoro in maniera concreta e mirata. Questa piccola finestra sul web gestita da InFormarsi non ha la pretesa di sapere rispondere a tutto, anzi siamo noi i primi a dover imparare e metterci in gioco per fare crescere questo progetto di illuminazione mediatica nel complicato mondo della formazione e della ricerca del lavoro. Tutti gli utenti sono invitati a iscriversi per chiedere o proporre argomenti da trattare con la formula domande e risposta; a tal proposito una volta iscritti al sito potete fare riferimento al nostro blog all’interno del quale potete fare domande o partecipare a discussioni. Gli argomenti più interessanti saranno presi come spunto per sviluppare la formula domanda e risposta in modo che sia a disposizione di tutti i nostri lettori.
D: Se frequento un corso professionale sono sicuro di trovare un lavoro?
R: I corsi non garantiscono la sicurezza di trovare lavoro, danno maggiore risalto al vostro curriculae vitae. Nel senso che se partecipate a una selezione presso qualche azienda, vi iscrivete nelle liste del centro per l’impiego oppure siete iscritti a qualche agenzia interinale, la possibilità che siate convocati per un colloquio sarà decisamente più alta di chi non ha esperienza nel settore. Dopo il colloquio se va bene si passa alla prova pratica.
D: I corsi non sono troppo brevi per imparare il mestiere?
R: Ci sono diversi fattori che influiscono in merito a questa riflessione, che vanno dalla predisposizione personale nell’apprendimento, alla competenza dei docenti e all’argomento trattato. La durata dei corsi proposti non è fatta a caso, ma si tratta di uno sviluppo maturato dopo anni di esperienza nel settore, quindi i tempi sono stati calcolati prendendo come riferimento un utente medio con normali capacità di apprendimento. In funzione di quanto scritto sopra, dopo un corso l’utente difficilmente è in grado di essere pienamente autonomo, ma sarà in grado di capire come funzionano le dinamiche dei processi e soprattutto sarà in grado di affrontare una prova di lavoro o un test tecnico attitudinale.
D: Cosa vuol dire formazione continua?
R: La formazione continua migliora il livello di qualificazione e le competenze professionali delle persone adulte occupate. Per la formazione dei propri dipendenti, le imprese possono scegliere di aderire ad uno dei Fondi paritetici interprofessionali nazionali per la formazione continua. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali svolge funzioni, di monitoraggio e vigilanza sui Fondi. I Fondi vengono alimentati dal gettito derivante dal contributo integrativo dovuto per l’assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione involontaria di cui all’ art. 25 della Legge n. 845/1978 che i datori di lavoro sono obbligati a versare all’Inps. I datori di lavoro che decidano di non aderire ad alcun fondo sono comunque obbligati al versamento che viene fatto confluire in fondi rotativi a titolarità MLPS e MEF e utilizzato per le finalità previste dalla norma. L’ art. 12 del d. lgs. n. 276/2003 e ss.mm. e ii. prevede l’obbligo per i soggetti autorizzati alla somministrazione di lavoro di versare regolarmente un contributo ai Fondi per la formazione e l’integrazione del reddito, costituiti ai sensi del comma 4 della medesima disposizione. Tali Fondi sono caratterizzati da una duplice finalità:
-
garantire ai lavoratori somministrati interventi di qualificazione e riqualificazione professionale;
-
promuovere iniziative per garantire l’integrazione del reddito, l’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro di lavoratori svantaggiati e la previsione di specifiche misure di carattere previdenziale.
D: Perchè si utilizza la saldatura a TIG?
R: La saldatura a TIG (Tungsten Inert Gas) è una saldatura definita fredda a arco inverso, si utilizza un elettrodo che non fonde il quale scioglie i lembi da saldare e li unisce assieme creando un giunto definito senza riporto. Per aumentare la solidità del giunto si può aggiungere il materiale di riporto disponibile in bacchette. Aggiungendo il materiale di riporto si costruisce il cordone di saldatura. Col TIG si possono saldare quasi tutti i materiali metallici, le dinamiche di saldatura sono complesse e richiedono una buona manualità e conoscenza delle varie funzioni della saldatrice. Viene utilizzata in svariate applicazioni soprattutto quando è richiesto un altro grado di precisione e finitura esempio, telai, marmitte, particolari per il biomedicale, settore alimentare, aerospaziale; ideale per saldare acciaio inox e alluminio.
D: Saldatura in arco pulsato, dove e quando…
R: l’utilizzo dell’arco pulsato singolo o doppio, è l’ultimo traguardo raggiunto dalle saldatrici con gestione elettronica avanzata. Grazie a questa gestione del flusso della corrente è possibile saldare in modo impeccabile le leghe d’alluminio. Ultimamente molti saldatori stanno utilizzando questa tecnica anche nella saldatura dell’acciaio quando gli spessori sono sottili per evitare la formazione dei noiosi buchi. Concordo che su alcuni tubolari l’arco pulsato aiuta a stendere meglio il cordone senza avere il problema di sfondare. Succede che per deformazione professionale si continui a usare la funzione “pulse” anche quando gli spessori aumentano dove in realtà non sarebbe più necessario utilizzarla (stiamo sempre parlando di acciaio). Dove lo spessore aumenta serve penetrazione perciò la funzione pulsata non va in questa direzione, ragion per cui durante l’esame del patentino la maggior parte dei saggi vanno saldati in funzione normale.